Scoria dell’arte (manifesto)

Quante volte ci capita di avere i brividi davanti a un marmo greco sbriciolato, e di contrarre il volto in una smorfia di disgusto davanti alla ‘Merda d’Artista’? Quante volte andiamo per musei, lapidari e città distrutte da catastrofi naturali ma meravigliosamente preservate come Pompei per ammirare incisioni, epigrafi e cazzi scarabocchiati, ma allo stesso tempo passiamo noncuranti davanti ai tag e i graffiti dei drogati delle nostre vie?

La risposta è, come sempre, che siamo esseri pieni di nostalgia, che incensiamo il passato, che speriamo in un futuro migliore (quasi sempre come il passato), ma che non siamo capaci di vivere e capire il nostro presente.

Per questo motivo, con questo articolo incomincia un viaggio attraverso la scoria dell’arte contemporanea. Grazie a due inviati sul campo, che per il momento preferiscono rimanere anonimi, siamo entrati in possesso di una serie di fotografie dei più validi esempi di “arte per l’arte”, e dalle prossime puntate li presenteremo al pubblico, corredati di commento critico, per far sì che godano del prestigio che meritano.

Uno dei nostri reporter in una galleria di Harlem, New York.