Considerata all’unanimità come la Regina Italiana delle sigle dei cartoni animati di una volta (quelli belli), Cristina D’Avena può a ragione vantarsi per aver raggiunto una notorietà ben superiore a quanto avrebbe sperato a inizio carriera.
Ma se l’assegnazione del ruolo da Regina è compito facile, lo stesso non si può dire per il Re.
Ecco, per quanto mi riguarda non posso non schierarmi dalla parte di Riccardo Zara.
E chi cazzo è, direte voi.
Zara è stato il fondatore del complesso musicale I Cavalieri Del Re, band attivissima nella prima metà degli anni ottanta nell’incisione di innumerevoli sigle di cartoni animati giapponesi. L’elenco è lungo ma vale la pena citare Lady Oscar, L’Uomo Tigre, Yattaman, Gigi La Trottola e il mio preferito: Devil Man.
So già che ai più vecchi tra di voi sarà scesa una lacrimuccia ripensando a quando vi cuocevate occhi e cervello davanti al televisore sintonizzato su Italia7, con vostra mamma in sottofondo che sbraitava che la cena era pronta.
Ma torniamo a noi e al nostro caro Zara, che senza badare a spese arruolò nel suo ensemble il meglio che il panorama musicale di allora aveva da offrire: sua moglie, suo figlio e la sorella di sua moglie. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Capite bene che l’idillio non poteva durare molto e dopo soli 5 anni il gruppo si sciolse e Zara continuò per conto proprio.
I Cavalieri Del Re ritornarono anni dopo per l’immancabile reunion ma, come va sempre in queste circostanze, l’effetto “minestra riscaldata” ricoprì il tutto con una patina di malinconia. Zara aveva infatti rivolto ormai da tempo il suo interesse verso il settore dell’abbigliamento…