Il segreto degli UFI parte 2: ancora sulle manovre di volo

Oggi ci concentreremo su due stili di guida UFO particolarmente esotici, chiamati convenzionalmente “volo bislungo” e “volo volante”. Tutte le foto sono tratte dal Manuale di Ufologia di Albert Camus, pubblicato postumo nel 1976.

Il volo bislungo

Il volo bislungo serve agli ufi quando devono gestire un’apparizione in uno spazio ristretto, come può essere ad esempio una foresta, una città o un campanile.

Il volo bislungo.

Qui l’oggetto volante, sia esso a forma di piatto o di sigaro, si muove all’insù e all’ingiù, e poi a vite. Questa tecnologia non esiste sulla terra, come testimoniato da un parrucchiere esperto di radio del New Carolina. Non capita spesso di vedere il volo bislungo, a meno che appunto non ci si trovi in una foresta, in una città, o in un campanile. Questo basti per il discorso del volo bislungo.

Il volo volante

In questo caso gli apparecchi volano in maniera molto strana, tant’è che non si capisce se vadano avanti o all’indietro.

Il volo volante.

Non ha tuttavia senso interrogarsi su questa questione esclusivamente direzionale: per gli ufos, infatti, i concetti di avanti e indietro non esistono, proprio come per gli automobilisti a Castelnovo ne’ Monti.

Il volo volante è un volo ampiamente diffuso, principalmente perché gli ufoux volano. In questo modo, essi si spostano in maniera veramente imprevedibile: il disegno qui sopra raccoglie sei testimonianze, di sei attendibili ufologi, tutte dello stesso volo. Guardate come sono diverse.

Basta per oggi: se avete delle segnalazioni di ufo, scriveteci!