Ma quanto è bella Salvaterra?

Bentornati cari amici lettori del secondo blog italiano con più capezzoli dopo satansede.blog, oggi partiamo subito veloci veloci, croccanti croccanti con un’inutile lista, priva di alcun senso: i dieci migliori quartieri dove vivere a Salvaterra.

Case Mellini

Imboccando via Cacacazzo Canalazzo dal centro di Salvaterra, dopo essersi lasciati alle spalle la casa di Beppo sulla sinistra, si arriva nel cuore di questo piccolo borghetto, giusto all’intersezione con via Smerdoli Sbergoli. Il nome è un tributo alla famiglia Mellini, originaria proprio del posto. Fu infatti Johnson Mellini che per primo volle installare ivi lo stendardo della propria famiglia, aiutandosi col proprio pene per scavare la buca che avrebbe accolto il pennone. Questo pennone sarà proprio la causa di molte morti durante la battaglia di Maratona, causando la frattura di innumerevoli mellini all’interno delle file franco-vichinge, fratture che portarono inevitabilmente a tragiche morti per asfissia. Tornando ai giorni nostri, ciò che rende oggi Case Mellini uno dei luoghi più incantevoli di Salvaterra è senz’altro la fila di pattumi che si può vedere anche da Google Street View, adagiati alla rinfusa proprio per creare quel senso di frenesia e movida che permea questo delizioso angolo di paradiso.

Case Reverberi

A Salvaterra non si fanno mancare niente. Neanche due Via Sbergoli nel raggio di 1 chilometro. Forse si tratta della stessa via, ma la risposta è ormai dispersa nelle pieghe del tempo che hanno plasmato questi luoghi. Il fatto è che questo fil rouge di dantesca memoria ci conduce proprio a Case Reverberi, regno incontrastato della Floricoltura Nizzoli. Qui la natura e le anfore hanno preso da anni il sopravvento, contribuendo a rafforzare il mito di Agamennone di Salvaterra, mercante di anfore.

Case Primo Maggio

Borgo fondato il 1. maggio del 8.723 a.C., di origini antichissime quindi, questa piccola gemma dove molti hanno già trovato dimora si erge intorno alla più importante industria salvaterrese, la Ceramica Refin, che contribuisce al microclima locale. Fossi e torrenti beneficiano altresì di questa importante fonte di benessere.

Villaggio La Macina

Dirigendosi verso la vicina Sassuolo non si può non notare l’imponente ricostruzione alta 300 metri di una Macina del Mulino Bianco che ci dà il benvenuto al cuore della movida di Salvaterra: il villaggio La Macina!

Qui tutto è frenetico, tutto si muove al doppio della velocità rispetto al resto del paese. La Macina è quanto di più psichedelico troverete a Salvaterra! Follia pura! Ma vale farci un giro e, perché no, anche pensare di cercar casa proprio lì, fra capannoni, industrie e altre meraviglie che troverete…

Ca’ Alta

Chiamare Ca’ Alta (casa alta) un posto a Salvaterra (che è piatta come una tavola) e come chiamare Cicciolina “La Verginella del Paese”. Ma i salvaterresi, in un impeto di orgoglio, ce l’hanno fatta. In buona sostanza, c’è una casa che non è più in alto delle altre, c’ha solo il nome. Ma chi ci vive si dice che respiri aria migliore. Non resta che provare.

Ca’ dei Galliani

Chiudiamo questa rassegna dei 10 migliori quartieri dove vivere a Salvaterra con il fiore all’occhiello d’Italia: Ca’ dei Galliani. Ca’ dei Galliani prende il nome dai fratelli Achille e Ettore Galliani, da sempre propensi a fondare quartieri residenziali, e dalla loro intraprendenza che lì portò a defecare all’ingresso di una laterale di via XXV Aprile, rendendo il borgo indissolubilmente di loro proprietà. Era proprio quella l’usanza del tempo: qualunque cosa si riuscissi a defecarci sopra, diventava automaticamente di proprietà del defecante. L’usanza è rimasta nel detto “Quello/a non mi caga!” con significato simile.

Ca’ dei Galliani è l’esempio più cristallino del trend edile di Salvaterra: costruire a cazzo di cane che tanto va bene tutto! Questa entropia edile rende però ogni svolta degna del più nobile interesse, ogni vicolo cieco pregno di sorprese e giochi di luce. Se volete il non plus ultra, Ca’ dei Galliani deve essere il vostro punto di arrivo.

Quindi? Cosa ne dite? Non vi è venuta voglia di trasferirvi?

P.S.

Volevo fare le foto ma pioveva e c’era freddo.