THE HERO OF THE DAY

Diciamocelo: il mondo è pieno di unsung heroes. Gente che ha compiuto gesta eroiche senza che nessuno li abbia mai celebrati. Mai o quasi mai, visto che anche il più sfigato tra di loro almeno una volta sono convinto sia stato comunque onorato, nel suo piccolo.

Tutti tranne uno.

Se ci pensate bene anche voi c’è un oggetto che, sebbene svolga un ruolo essenziale per l’intera umanità, è da sempre sottovalutato da tutti. Nessuno che gli abbia mai dato il benché minimo peso. E lui, o meglio lei, è lì da sempre mentre compie il suo importantissimo ruolo che le compete.

Sto parlando di quell’esercito di piccoli oggetti che noi chiamiamo VITI.

Già da nome si può intuire quanto questi piccoli affari siano estremamente vitali. È un caso che con un piccolo cambio di una vocale si passi dalla parola vitE alla parola vitA? Io non credo…

Ma badate bene che anche le altre lingue non sono da meno.

In inglese, ad esempio, la vite si chiama screw, parola molto vicina a crew (squadra), come a dire “siamo qui per te”.

In tedesco poi abbiamo un caso clamoroso. Infatti quando Dio inventò le viti in Germania le battezzò Schrauben, termine che suona pericolosamente legato a un’altra parola, schreiben, cioè scrivere. In pratica Dio ha voluto indirettamente dirci: “Scrivete di loro!”.

Le viti sapete tutti cosa fanno e quanto siano specializzate. Non mi dilungherò.

C’è però un ulteriore aspetto legato al mondo delle viti su cui vorrei rifletteste. Le due viti più comuni sono infatti quelle piatte e quelle a stella. Quante volte avete sentito dire “Passami un cacciavite a stella!”.

Ma pensate: le stelle per antonomasia hanno cinque punte. Le viti solo quattro. Anche in questo caso chi coniò il termine aveva intuito il futuro da primadonna che questo affarino avrebbe avuto in futuro.

VOTO DI SASSUOLO.ORG: 11/10